Masanga, settembre 2011
Ciao a tutti, ho trascorso tutto il mese di settembre a Masanga ma questa volta sotto una fitta pioggia e con un tasso del 100% di umidità.
La jeep che c'è stata donata da “Gaznat à Aigle” è finalmente arrivata a destinazione, (non era stata imbarcata sulla nave prevista, ci sono stati problemi di ormeggio e una “lotta” per poterla portar fuori dal porto.) Per farla breve: ho potuto approfittarne soltanto per l'ultima settimana del mio soggiorno che non è stato per nulla semplice. Nell’attesa ho dovuto prendere dei taxi locali per i miei spostamenti urgenti. Quando dico taxi intendo 4 ruote che girano vibrando in tutti i sensi sotto una carrozzeria che sembrava più un “colapasta” e soprattutto un tubo di scappamento che mandava i suoi gas nell'abitacolo. Risultato delle corse, i miei polmoni non hanno gradito tutto ciò e sono ritornata a casa completamente esausta.
Per la prima volta abbiamo due super volontari che vengono dalla Danimarca. Soren, gestisce il programma, la scuola e la formazione continua delle insegnanti locali. Jacob invece si occupa di costruire una casa per le cerimonie Bondos e del sito MEA. Abbiamo organizzato la riapertura delle scuole: della nostra scuola materna, dei bambini della scuola primaria e di quelli della scuola secondaria. Ad oggi abbiamo un totale di 270 alunni di cui 225 sono ragazze che sono sfuggite alla mutilazione. Altre 5 si aggiungeranno alla cerimonia in dicembre e circa 60 sono in attesa nel villaggio di Rogbeshe. E ancora, se trovassi abbastanza persone disposte a lavorare sul posto potremo accettate l'iscrizione di 1000 ragazze un domani….
Otto “exciseuses” (mutilatrici) di Magburaka, capoluogo del distretto, sono venute con le loro figlie e altre piccole bambine affinché le inserissimo nel nostro programma contro escissione genitale. Questo fatto è grandioso! Mi sono affrettata a dire Sì naturalmente.
In dicembre organizzeremo la terza cerimonia Bondo, SENZA la pratica dell’escissione genitale, con 60 ragazze. Marie Kamara, una esperta collaboratrice dell'OMS ritornata al suo paese la Sierra Leone, ci aiuta sul posto.
Quest’anno sono partita con un amico, Pierre-Louis che ha fatto e registrato tutte le foto dei bambini e bambine per mandarle ai padrini e madrine. Un enorme lavoro che ha fatto in modo superbo e che mi ha alleggerito molto. Ha scritto un simpatico riassunto sul suo viaggio che vi allego alla fine del testo.
Una piccola storia per finire questo breve racconto:
Nel 2007 è nata Marion. Era così piccola che non pensavamo potesse vivere. Sua mamma è stata una dei nostri primi alunni. Gli ho dato una mia coperta morbida per tenere la sua bambina bene al caldo e le ho consigliato di attaccarla al seno il più possibile. L’anno seguente ho ritrovato questa piccola neonata in piena forma ma la mamma è Limba, fa parte di un clan che pratica la mutilazione alle bambine. Le ho detto di non farlo, che avrei preso Marion nel programma ma la mamma ha rifiutato. Ogni anno andavo a trovarla e quest’anno… ho vinto! Mamma e bimba sono venute a trovarmi. Marion è così bella coi suoi grandi occhi intelligenti ed ha cominciato il primo anno nella nostra scuola materna. OUF! Basta soltanto questo per darmi il coraggio di continuare.
Tutta la mia riconoscenza a voi tutti ed ancora un grande grazie perché senza di voi questo programma non esisterebbe.
Michèle