Il mio viaggio in Masanga a gennaio 2013
Il mio viaggio a Masanga in gennaio 2013
Siamo partite in quattro. Renata, che mi sostenuto enormemente durante le tre settimane, Florence e Laurie, che hanno trascorso una settimana nel “bosco” con le donne Bondo e 60 piccole bambine, e sono diventate Shama Sama e Shama Yenke, ed io. Laurie ha avuto la possibilità di fare tutte le domande per la sua ricerca di studio che ha come soggetto l’escissione in Sierra Leone.
La quinta cerimonia Bondo senza l’escissione si è svolta su un luogo (palmeto) donato da Pa Bassie Conteh, un anziano del villaggio e membro del comitato fondato a Masanga. Da oggi in poi tutte le cerimonie avranno luogo in questo sito per la grande gioia delle sowes. Le sessanta bambine provenienti da 10 nuovi villaggi della sezione Lalenken avendo partecipato alla cerimonia si inseriscono nel programma dell’associazione MEA. Restano ancora 4 villaggi che aderiranno senza dubbio per la cerimonia prevista per il prossimo di aprile 2013. Il programma di MEA ha raggiunto oramai più di 400 bambine provenienti da 26 villaggi.
Il distretto di Tonkollili comprende 7 sezioni. Il “paramountchief” mi ha chiesto di estendere il programma a tutte le sezioni! Un enorme lavoro che penso di non poter assumermi da sola.
Fortunatamente, per la prima volta dall’inizio del programma, abbiamo trovato un coordinatore, John Y.Koroma, che sta facendo un lavoro encomiabile su tutti i livelli. Ci ha perfino spinto a lavora con lui la sera… Anche il nuovo capo del villaggio, Pa Sullay Tholley, sopporta completamente il programma. Posso finalmente tirare un sospiro di sollievo e soprattutto contare su un altro paio di mani. Spero che tutto questo duri e che potremo dare più e più responsabilità al comitato fondato a Masanga. Dovremo anche promuovere un programma di sensibilizzazione per gli uomini.
Al termine della cerimonia abbiamo fatto una grande riunione con 42 sowes tra cui Sampa Sankoh, la capo supremo arrivata dal capoluogo. E’ la prima volta che la incontravo. Lei parla un buon inglese e sembra una donna intelligente e aperta.
Ciò che per loro tutte risulta essere molto interessante è il programma di educazione proposto da MEA alle bambine che entrano a far parte del programma. Penso che sia importante continuare in questa direzione ma dando una possibilità alle allieve scolasticamente più meritevoli. E’ impensabile adottare tutte le bambine della Sierra Leone!
Ho proposto a loro di organizzare una cerimonia per coloro che vogliono “bruciare il paniere” che contiene tutti i loro strumenti di sowes e rinunciare così ad esercitare questa pratica. Loro mi chiedono di pazientare. Una tradizione ricevuta dai loro antenati non si può abolire così, soprattutto per rispetto alla loro memoria. Per contro hanno fatto riferimento ad una legge che chiede di non praticare l’escissione a bambine piccole, al di sotto dei 18 anni di età. Sembrano essere pronte a rispettare questa richiesta. Da vedere….
Durante la visita ai bambini che vivono nel villaggio di Magburaka abbiamo parlato con Sampa Safira e Sampa Nandawa. Tutte e due si dichiarano pronte a smettere di praticare l’escissione e di poter seguire una scuola di “gara” (metodo per tingere il tessuto tradizionale). Il nostro coordinatore s’informerà delle possibilità e dei costi.
Il programma continua dunque a far muovere le mentalità. Una giornalista ha fatto un trasmissione sulla nostra quinta cerimonia Bondo e ha avuto degli echi molto favorevoli nella capitale.
Prevediamo una sesta cerimonia in aprile di quest’anno. Abbiamo anche sottoscritto una convenzione di partenariato con IAC, Comitato Internazionale Africano e un’altra è in corso di discussione con FDID, sperando di poter fare ancora di più.
Laurie, figlia della segretaria della nostra associazione, è venuta a Masanga per completare il suo Master , partecipando alla cerimonia d’iniziazione Bondo. Ecco il reportage (in francese) che ne ha fatto grazie ad un amico:
http://www.youtube.com/watch?v=qa4WlwvIlBg&list=PLtpLMg4aDBsCrZaA5wDE0BUfDvSlMx_Wf
Ringrazio tutti i donatori, padrini e madrine del loro sostegno perchè è insieme e grazie a loro tutti che siamo arrivati ad ottenere questo grande risultato.
Michèle Moreau Directrice e Vice-presidente de l’association MEA