Autunno 2010 a Masanga
Quante emozioni durante quest'ultimo viaggio!
Sono partita con Renata, una magnifica amica. Abbiamo lavorato come pazze ma i risultati alla fine sono stati veramente positivi. Piú di 200 giovani ragazze sono state salvate dalla mutilazione genitale!
Il nostro arrivo a Masanga é stato molto emozionante.
Tanti bambini del programma, tra cui molte bambine, ci stavano aspettando per festeggiare il nostro ritorno, con canti e danze.
Ad aspettarci c'era anche Ramatu Fornah, la madrina del programma, le quattro insegnanti e molte piú mamme che negli altri nostri arrivi. Credo che questa accoglienza sia dovuta anche grazie alla mia nuova posizione di donna Bondo, ottenuta durante il rito a cui ho partecipato in febbraio.
Un lungo e festoso corteo con musica e danze ci ha accompagnato alla nostra casa.
Mentre passavamo davanti alla casa del capo villaggio, che era morto solo il giorno prima del nostro arrivo, ho vissuto un sentimento di grande tristezza. Avrei voluto potergli stringere la mano un'ultima volta perché era una persona veramente molto bella e che stimavo. Ho chiesto, inutilmente, che smettessero di fare musica per rispetto al capo defunto, ma invece tutti hanno voluto che la festa per il nostro arrivo continuasse.
Ho portato ed offerto un sacco di riso in omaggio al rito funerario, e dai miei occhi sono scese delle lacrime di commozione davanti a tutta la gente che mi festeggiava. Uno degli anziani del villaggio adf un certo punto ha detto di aver visto qualcosa nei miei occhi, e che questo mi faceva diventare una figlia di Masanga...
Renata é stata infaticabile ed ha lavorato ogni giorno nella nostra scuola che ora é composta da da 4 classi ognuna con 16 allievi. 2 classi di materne, 1 classe preparatoria ed una di 1 elementare.
Renata con la sua competenza ha integrato nel sistema pedagogico la componente psicologica: la relazione insegnante/allievo, la tenerezza, l'ascolto, il rispetto dell'altro e la fiducia in se stessi! Un vero successo!!!
Insieme abbiamo organizzato la ripresa delle lezioni scolastiche di inizio anno accogliendo tutte le bambine accompagnate dalle loro mamme, oppure dalle nonne che spesso le hanno in affidamento. Abbiamo fatto ad ognuna di loro la foto e controllato le loro condizioni di salute.
Ho poi organizzato il rientro a scuola degli 87 allievi che frequentano le due scuole elementari di Masanga, e dei 56 allievi che, abitando troppo lontano, frequentano le scuole dei loro villaggi. E poi anche dei piú grandi che frequentano le scuole secondarie e tecniche.
Ad oggi abbiamo 259 allievi inseriti nel programma, e tra questi piú di 200 sono le bambine salvate dall'escissione.
É un lavoro enorme e faticoso ma solo facendo questo, io e le mie amiche collaboratrici, abbiamo la certezza che questi allievi frequentano la scuola e possiamo essere sicure che i soldi ricevuti per i programmi di adozione servono veramente e sono stati utili.
Ya Ramatu Fornah, ex mutilatrice ed ora mia preziosa collaboratrice, mi ha chiesto di poter controllare l'integritá di tutte la bambine. Ha saputo che ci sono state cerimonie Bondo nei villaggi vicini e vuole essere sicura che nessuna delle nostre protette vi abbia partecipato.
C'era giunta voce che una di loro, nel villaggio di Mathora, fosse stata mutilata dopo essere stata accolta nel nostro programma. Siamo passate un giorno dalla sua scuola e ... ancora adesso sento i brividi nel mio corpo ... solo vedendo Rosalyne ho sentito che ... era persa!
Come previsto dal nostro programma, sono stata costretta a far uscire dal nostro programma tutte le ragazze del suo villaggio. Questa é stata una decisione per me molto sofferta, ma sono consapevole che se non lo avessi fatto avrei perso la mia credibilitá e avrei lasciato spazio ad altre iniziative di questo genere.
Ya Ramatu stessa mi ha sostenuto nella mia decisione di non lasciarmi commuovere e cedere.
Il capo villaggio di Mathora é venuto lui stesso a scusarsi chiedendomi di non far uscire le ragazze dal programma, seguito poi dalle madri, ma sono stata ferma nelle mie posizioni.
Questo ha provocato un gran parlarne dappertutto facendolo diventare un esempio negativo, da non seguire, per tutti.
Per un po' penso che questo mi lascerá tranquilla rispetto ad altri episodi simili.
Ma come in tutte le situazioni tristi, c'é anche un risvolto positivo perché ci sono stati altri due nuovi villaggi che sono entrati nel programma: Matam e Malongba.
Quindi da 9 villaggi facenti parte del programma, adesso siamo arrivati a 10. Ya Ramatu mi ha chiesto di poterne inserire altri due della sua sezione per il prossimo mese di settembre.
Continua a ripetere a tutti che la vera chiave é l'educazione!
É veramente cambiato molto da quando abbiamo timidamente iniziato con questo programma! Ora sono i villaggi che vengono da noi a chiederci informazioni e ci chiedono di partecipare.
Abbiamo passato giornate intere a visitare i villaggi, incontrare le ragazze e le loro famiglie per spiegare le regole del programma e le condizioni di ammissione. Ricordo sempre che lascio a loro la scelta, ma che se intendono aderire al programma le regole devono essere scrupolosamente rispettate. L'esperienza di Mathora viene ricordata ed aiuta ad affermare la serietá del programma.
Mi presento come Chéma Ruko, il mio nome da donna Bondo, per aiutarli a ricordare quanto siano importanti le tradizioni e la loro conservazione, ma anche che questo non ha nulla a che fare con la mutilazione delle ragazze.
Parlo loro della "New Bondo Style", cerimonia Bondo senza utilizzo delle mutilazioni che ho introdotto a febbraio 2010 con 95 bambine, e della sua importanza.
Quando mi dicono che una donna senza mutilazione non é una donna seria, dico loro che se gli uomini imparano a trattare bene le loro donne facendo l'amore con loro con rispetto e tenerezza, non hanno bisogno di cercarsene altrove. Questo normalmente é un discorso tabú, ma io mi permetto di farlo in modo del tutto naturale.
Sono venuta a conoscenza che, centinaia di anni fa, era stata una donna a creare la Bondo Society. Si chiamava Mamy Yoko e la sua missione era quella di insegnare alle giovani donne ad occuparsi di una famiglia, di un marito, dei figli, della medicina tradizionale, dei balli e dei canti tradizionali, ecc. ecc.
Ma non ha mai affermato che era necessaria la mutilazione.
Questa é una pratica che é apparsa successivamente, ma mai nessuno é stato in grado di dirmi quando, dove e perché.
Con il mio programma permetto un ritorno alla sorgente della loro cultura, ed aver scoperto questo mi permette di essere ancora piú credibile nelle mie argomentazioni contro l'escissione.
Tutto ció é perfetto!
Ya Ramatu, ex Ya Sampa, che ha voluto riprendersi il suo nome di nascita dopo una cerimonia in cui ha rinunciato al suo privilegio/diritto di praticare le mutilazioni, chiede di poter fare le cerimonie senza mutilazioni ogni anno, per permettere alla mentalitá della sua gente di cambiare poco alla volta. É una donna molto intelligente!
Visto il successo del programma é indispensabile che riesca a trovare delle persone che, in forma di volontariato, abbiano voglia di lavorare sul posto con noi, perché in caso contrario non so se saró piú in grado di gestire il tutto. Non vogliamo assumere un coordinatore locale, perché questo ci costerebbe troppo denaro. Abbiamo giá tentato questa esperienza ed é stata fallimentare.
Dunque, se siete interessati e vi sentite coinvolti dal nostro progetto, avete del tempo a disposizione, pazienza e voglia di avventure ed esperienze forti, siete i benvenuti tra noi!
Siamo sempre alla ricerca di un mezzo fuoristrada 4X4 per poter effettuare le visite ai villaggi. Se qualcuno di voi é a conoscenza di una buona occasione e ci vuole aiutare, vi ringrazieremo di cuore.
Grazie di cuore a tutti voi che continuatre a sostenerci.
Michéle