ABBIAMO COMPERATO IL TERRENO E COMINCIATO A COSTRUIRE LA NUOVA SCUOLA
Abbiamo comperato un terreno in mezzo alla giungla. Era proprio il luogo dove le donne andavano fare i rituali di escissione.
Oggi, il terreno dell’orrore, ripulito della vegetazione, sta’ diventando un bellissimo spazio all’ombra delle palme. Diventerà un luogo pieno di pace per accogliere una cinquantina di ragazze piene di salute e di gioia di vivere, felici di andare a scuola.
E’ situato dietro alla casa di Ya Sampa. Quando le ho chiesto se il rumore la poteva disturbare mi ha detto che al contrario sarà molto felice di vedere le sue bimbe recarsi contente nella loro scuola nuova. Ne approfitterà per controllare che tutto proceda bene.
Abbiamo cominciato trattando con i diversi proprietari e tutti i loro eredi (in Africa questo comprende tanta gente) e poi con il capo del villaggio, il capo del distretto, i loro assistenti, i loro amici e i testimoni.
Ogni tanto veniva anche un’addetto a controllare le misurazioni ed i confini.
I proprietari volevano darci il terreno, ma nella loro tradizione “dare” vuole dire “prestare”. In questo modo potevano riprenderselo in qualsiasi momento.
«Non esiste, se non vi va bene venderlo, allora vado a costruire la mia scuola altrove!»
Hanno capito subito la mia determinazione.
Ci siamo finalmente accordati su un prezzo per loro alto, ma accettabile per noi, cioè $ 3.000.- per una superficie di 3.700 m2.
Al momento di firmare il contratto di vendita c’erano tanti testimoni. Come la maggior parte della popolazione, anche loro erano analfabeti ed hanno firmato passando le dita sull’inchiostro, lasciando le impronte digitali sull’atto di vendita.
Abbiamo assunto degli uomini per pulire, diradare il terreno dagli arbusti, dalle piante, ecc., ed anche un artigiano costruttore.
Alcuni allievi della scuola secondaria sono venuti a visitare il cantiere. Ho cercato di far capire loro la gioia dello scambio, non solo del ricevere. Io vi pago la scuola e voi, quando ne ho bisogno, mi date una mano.
James, un giovane al quale abbiamo pagato 5 anni di scuola professionale dove ha imparato le tecniche di costruzione, è stato molto contento di dimostrarci il suo talento.
Per risparmiare e avere comunque un buon materiale da costruzione abbiamo fabbricato i mattoni sul posto mischiando il cemento con la sabbia e l’acqua del fiume. Hanno partecipato tutti. Alcune donne si sono date da fare per portare i secchi d’acqua dal fiume percorrendo ad ogni viaggio più di 300 metri, mentre delle altre preparavano il riso per tutti.
Ya Sampa è venuta a depositare la sua pietra, e poi è stato il turno di una piccola bambina seguita da alti bimbi orgogliosi di partecipare anche loro.
Oggi la maggior parte dei muri sono stati fatti. Rimane da costruire la parte superiore, il tetto, gli infissi interni ed esterni, i servizi igienici, i pavimenti, l’arredamento e le finiture degli interni, i pannelli solari, il materiale d’ufficio ed i giochi didattici.
I bambini non vedono l’ora che sia finita e ci vanno già a giocare intorno ad ogni occasione.